IV° DOMENICA DI PASQUA

buon_pastoreL’immagine del Pastore è una di quelle più belle attribuite a Dio nell’Antico Testamento, e nel Nuovo quest’immagine è attribuita a Gesù che viene chiamato “Buon Pastore”. Anche nell’arte siamo molto familiari con le raffigurazioni di Gesù che porta sulle spalle la pecorella smarrita.
Per renderci conto della bellezza di quest’immagine pensiamo ad alcuni passi come il salmo 23: “Il Signore è il mio pastore non manco di nulla”: un pastore buono che ha cura del proprio gregge e porta il gregge su pascoli erbosi e ad acque tranquille. Con Lui accanto, non si deve temere nulla ed è un bel messaggio che fa bene all’anima nostra. Il profeta Ezechiele quando parla dei pastori, prima mette in evidenza i pastori che sfruttano il gregge solo per il proprio interesse e non per prendersene cura e ricorda che Dio stesso invece si farà pastore del suo gregge e darà al suo popolo pastori secondo il Suo cuore. Anche il profeta Isaia parla di YHWH come di colui che si farà Pastore e che conduce con tenerezza e forza gli esiliati verso la terra d’Israele.
Tenendo presente come sfondo tutto ciò che l’Antico Testamento racconta di Dio come pastore guardiamo alla figura del Buon Pastore che è Gesù. Possiamo pensare che Gesù porti a compimento tutto ciò che il popolo d’Israele vedeva in Dio come pastore e in qualche modo supera infinitamente tutto ciò che c’era scritto nella Legge e nei Profeti.
Gesù è il Buon Pastore che dà la vita per il suo gregge, non è colui che lascia il gregge e fugge via quando viene il lupo. Anzi, è colui che sta vicino al suo gregge e lo protegge dando la sua vita. La novità più grande, penso che sia proprio questo: Gesù diventa pastore ed agnello. Lui è colui che guida il suo popolo, ma è anche colui che viene ucciso perché il gregge abbia la vita e la vita eterna. Ecco perché dice che le sue pecore conoscono la sua voce e lo seguono. Sarebbe stato difficile seguire un mercenario, ma il pastore che diventa Agnello donando la vita per il suo gregge è colui da seguire. Questa è l’immagine che il libro dell’Apocalisse ci offre nella seconda lettura di oggi.
Quando si segue un Pastore di questo calibro, non possiamo tirarci indietro anche nella missione di cui ci fa partecipi: quella di portare agli altri la buona notizia della Sua risurrezione. Viene annunciata a tutti, ma se uno ha il cuore indurito, non importa appartenere a un popolo o ad un altro, il messaggio passa oltre e si rischia di rimanerne fuori nel proprio cammino.
Ringraziamo il Padre perché ci ha donato un pastore che dona la vita per noi e che guida la nostra vita con la sua tenerezza. Cerchiamo di seguirlo nel nostro vivere quotidiano pur nelle difficoltà riconoscendo in lui l’unico capace di indicarci la giusta strada. Chiediamo che lo Spirito del Signore ci accompagni con la sua luce.
Una buona e santa domenica a tutti!

P. Sabu